L’intervento di recupero a scopo didattico-divulgativo con percorsi multisensoriali, promosso dall’amministrazione comunale di Spilimbergo, l’Ecomuseo delle Dolomiti Friulane Lis Aganis e l’Istituto di Istruzione Superiore il Tagliamento, attuato sul fabbricato “Molino di Mezzo” situato a sud del paese, ha permesso all’HMID di esprimere a pieno la propria vocazione.
Il mulino a tre macine presente fin dal 1391, sfruttando il corso la Roggia, fu rimaneggiato in seguito agli eventi sismici del ‘500 e della fine del ‘700 e assunse l’attuale configurazione a due piani dopo il passaggio di consegne tra i vari proprietari, fino a cessare la sua attività nel 1995 con la famiglia Gridello.
Le tre ruote esterne in legno con relativi alberi di trasmissione sostituiti con un’unica ruota e un albero in ferro, macinavano granoturco, orzo, avena, frumento e battevano il baccalà per la locale Osteria al Bachero. Al posto degli antichi portoni esterni sono stati posizionati dei serramenti fissi allo scopo di creare delle vetrine espositive illuminate, riproducenti grazie alle vetrofanie, l’innovativo logo del “Molino di Mezzo”. Dal cortile esterno riparato, riconvertito a ricezione, si arriva nell’ingresso adibito a bookshop, guardaroba e deposito opportunamente chiuso con pannelli. Al primo piano trova spazio una collezione tassidermica separata dal vano scale con motivi richiamanti l’esposizione stessa.
Nella sala nord è stato creato un percorso avente come filo conduttore il nuovo logo, l’oratoria tradizionale dei molini e alcune fotografie storiche ingrandite e inquadrate da cornici ad alto effetto scenico, teche illuminate contenenti le diverse semenze macinate e tavoli pensati per accogliere il materiale espositivo.
Al secondo piano sono stati realizzati degli elementi di arredo con materiali poveri fedeli allo stile originario del molino, recuperando il rigore imperante e la frugalità di un mugnaio che lavorava anche quindici ore al giorno coperto dalla farina, per mantenere la famiglia ivi residente. I contenitori sono diventati tavole d’appoggio per le pitture degli studenti in visita e il salone sud multimediale, all’occorrenza viene convertito in auditorium.
Nella sala macchine è stato installato un parapetto vetro-metallico per la messa in sicurezza del fosso e della pedana macine, un impianto lineare a LED contenuto illumina i macchinari.
A San Stino di Livenza, in provincia di Venezia, abbiamo realizzato un ampliamento a sbalzo di circa ottanta metri quadri di un villetta residenziale, composto da una cucina, una dispensa e una piscina esterna. Il proprietario Marco C. ci illustra l’intervento: “È stato sorprendente constatare l’aderenza tra il rendering avveniristico e la realizzazione finale […]
L’intervento di rinnovamento della cucina di “Villa Candussio” nasce dall’esigenza di aggiornare il concetto di cucina secondo l’odierna declinazione, dove diventa il centrale fulcro abitativo. Ripensati nuovi schemi funzionali, si è proceduto all’installazione di un tavolo in pietra k-proof, ibrido tavolo da lavoro e da pranzo, fornendolo di un’illuminazione capace di mantenere l’equilibrio […]
Lo stato di fatto riguardava un appartamento situato nel centro storico di Udine, costruito e rimasto inalterato verso la fine degli anni cinquanta. La situazione planimetrica era contraddistinta da fitte e nette divisioni degli spazi, che rendevano ogni ambiente piuttosto stretto e angusto. Nell’ottica di creare un living e un open space, fortemente voluto anche dal committente, si è provveduto […]
Molino di Mezzo
L’intervento di recupero a scopo didattico-divulgativo con percorsi multisensoriali, promosso dall’amministrazione comunale di Spilimbergo, l’Ecomuseo delle Dolomiti Friulane Lis Aganis e l’Istituto di Istruzione Superiore il Tagliamento, attuato sul fabbricato “Molino di Mezzo” situato a sud del paese, ha permesso all’HMID di esprimere a pieno la propria vocazione.
Il mulino a tre macine presente fin dal 1391, sfruttando il corso la Roggia, fu rimaneggiato in seguito agli eventi sismici del ‘500 e della fine del ‘700 e assunse l’attuale configurazione a due piani dopo il passaggio di consegne tra i vari proprietari, fino a cessare la sua attività nel 1995 con la famiglia Gridello.
Le tre ruote esterne in legno con relativi alberi di trasmissione sostituiti con un’unica ruota e un albero in ferro, macinavano granoturco, orzo, avena, frumento e battevano il baccalà per la locale Osteria al Bachero. Al posto degli antichi portoni esterni sono stati posizionati dei serramenti fissi allo scopo di creare delle vetrine espositive illuminate, riproducenti grazie alle vetrofanie, l’innovativo logo del “Molino di Mezzo”. Dal cortile esterno riparato, riconvertito a ricezione, si arriva nell’ingresso adibito a bookshop, guardaroba e deposito opportunamente chiuso con pannelli. Al primo piano trova spazio una collezione tassidermica separata dal vano scale con motivi richiamanti l’esposizione stessa.
Nella sala nord è stato creato un percorso avente come filo conduttore il nuovo logo, l’oratoria tradizionale dei molini e alcune fotografie storiche ingrandite e inquadrate da cornici ad alto effetto scenico, teche illuminate contenenti le diverse semenze macinate e tavoli pensati per accogliere il materiale espositivo.
Al secondo piano sono stati realizzati degli elementi di arredo con materiali poveri fedeli allo stile originario del molino, recuperando il rigore imperante e la frugalità di un mugnaio che lavorava anche quindici ore al giorno coperto dalla farina, per mantenere la famiglia ivi residente. I contenitori sono diventati tavole d’appoggio per le pitture degli studenti in visita e il salone sud multimediale, all’occorrenza viene convertito in auditorium.
Nella sala macchine è stato installato un parapetto vetro-metallico per la messa in sicurezza del fosso e della pedana macine, un impianto lineare a LED contenuto illumina i macchinari.
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